Decisione Commissione Ue 2017/1471/Ue
Revisione delle assegnazione delle quote di emissioni di gas a effetto serra nel periodo 2017-2020 - Modifica della decisione 2013/162/Ue
Ultima versione disponibile al 13/10/2024
Commissione europea
Decisione 10 agosto 2017, n. 2017/1471/Ue
(Guue 12 agosto 2017 n. L 209)
Decisione che modifica la decisione 2013/162/Ue al fine di rivedere le assegnazioni annuali di emissioni degli Stati membri per il periodo dal 2017 al 2020
La Commissione europea,
visto il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la decisione n. 406/2009/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, concernente gli sforzi degli Stati membri per ridurre le emissioni dei gas a effetto serra al fine di adempiere agli impegni della Comunità in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 20201 , in particolare l'articolo 3, paragrafo 2, quarto comma,
considerando quanto segue:
(1) La decisione 2013/162/Ue2 della Commissione stabilisce le assegnazioni annuali di emissioni degli Stati membri per il periodo dal 2013 al 2020 utilizzando i dati degli inventari dei gas a effetto serra degli Stati membri determinati in conformità delle linee guida del 1996 per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc), disponibili al momento della sua adozione.
(2) Dopo l'adozione della decisione 2013/162/Ue, a norma dell'articolo 6 del regolamento delegato (Ue) n. 666/20143 gli Stati membri sono tenuti a comunicare gli inventari dei gas a effetto serra determinati conformemente alle linee guida del 2006 per gli inventari nazionali di gas a effetto serra dell'Ipcc e alle linee guida per la comunicazione dei dati della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) a norma della decisione 24/CP.19 della Conferenza delle parti dell'Unfccc.
(3) A norma dell'articolo 27 del regolamento (Ue) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio4 , entro il dicembre 2016 la Commissione esamina gli effetti del ricorso alle linee guida Ipcc 2006, o di un cambiamento delle metodologie Unfccc utilizzate, sulle emissioni totali di gas a effetto serra dello Stato membro pertinenti per l'articolo 3 della decisione n. 406/2009/Ce al fine di assicurare che vi sia coerenza tra i metodi utilizzati per la determinazione delle assegnazioni annuali di emissioni e la comunicazione annuale dei dati da parte degli Stati membri dopo la data di tale esame.
(4) Conformemente all'articolo 27 del regolamento (Ue) n. 525/2013 e sulla base dei dati di inventario dei gas a effetto serra riveduti a norma dell'articolo 19 del medesimo regolamento, la Commissione ha esaminato gli effetti del ricorso alle linee guida Ipcc 2006, nonché del cambiamento delle metodologie Unfccc usate, sugli inventari dei gas a effetto serra degli Stati membri. La differenza sul totale delle emissioni di gas a effetto serra pertinente per l'articolo 3 della decisione n. 406/2009/Ce è superiore all'1 % nella maggior parte degli Stati membri. Alla luce di tale esame, le assegnazioni annuali di emissioni di tutti gli Stati membri per il periodo dal 2017 al 2020 di cui all'allegato II della decisione 2013/162/Ue dovrebbero essere rivedute per tener conto dei nuovi dati dell'inventario comunicati e riveduti ai sensi dell'articolo 19 del regolamento (Ue) n. 525/2013 nel 2016. Detta revisione dovrebbe essere effettuata utilizzando la stessa metodologia impiegata nella decisione 2013/162/Ue per determinare le assegnazioni annuali di emissioni.
(5) La revisione delle assegnazioni annuali di emissioni dovrebbe essere limitata a quelle assegnate per il periodo dal 2017 al 2020, in quanto per le emissioni di gas a effetto serra per il periodo dal 2013 al 2016 gli Stati membri non possono più modificare politiche e misure. Tuttavia, a fini di chiarezza, è opportuno sostituire l'intero allegato II della decisione 2013/162/Ue e mantenere invariate le assegnazioni annuali di emissioni relative al periodo dal 2013 al 2016.
(6) L'articolo 2 della decisione 2013/162/Ue fa riferimento ai valori del potenziale di surriscaldamento del pianeta che figurano nella quarta relazione di valutazione dell'Ipcc, adottata dalla decisione 15/CP.17 della Conferenza delle parti dell'Unfccc. Nel frattempo la Conferenza delle parti dell'Unfccc ha adottato una nuova decisione 24/CP.19 che si richiama alla decisione 15/CP.17 e conferma i valori di cui alla quarta relazione di valutazione dell'Ipcc. L'articolo 7 del regolamento delegato (Ue) n. 666/2014 prevede che gli Stati membri e la Commissione utilizzino i potenziali di surriscaldamento globale elencati nell'allegato III della decisione 24/CP.19 per determinare e comunicare gli inventari dei gas a effetto serra ai sensi dell'articolo 7, paragrafi da 1 a 5, del regolamento (Ue) n. 525/2013. Per motivi di chiarezza il riferimento alla decisione 15/CP.17 all'articolo 2 della decisione 2013/162/Ue dovrebbe pertanto essere sostituito con un riferimento alla decisione 24/CP.19.
(7) Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato sui cambiamenti climatici,
ha adottato la presente decisione:
Articolo 1
La decisione 2013/162/Ue è così modificata:
1) all'articolo 2, il termine "decisione 15/CP.17" è sostituito dal termine "decisione 24/CP.19";
2) l'allegato II è sostituito dal testo contenuto nell'allegato della presente decisione.
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 10 agosto 2017
Allegato
"Allegato II
Assegnazione annuale di emissioni per Stato membro per il periodo dal 2013 al 2020 calcolata mediante l'applicazione dei valori del potenziale di surriscaldamento del pianeta indicati nella quarta relazione di valutazione dell'Ipcc
Stato membro | Assegnazione annuale di emissioni (tonnellate di CO2 equivalente) | |||||||
2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | |
Belgio | 82 376 327 | 80 774 027 | 79 171 726 | 77 569 425 | 76 190 376 | 74 703 759 | 73 217 143 | 71 730 526 |
Bulgaria | 28 661 817 | 28 897 235 | 29 132 652 | 29 368 070 | 27 481 112 | 27 670 637 | 27 860 163 | 28 049 688 |
Repubblica ceca | 65 452 506 | 66 137 845 | 66 823 185 | 67 508 524 | 67 971 770 | 68 581 207 | 69 190 644 | 69 800 080 |
Danimarca | 36 829 163 | 35 925 171 | 35 021 179 | 34 117 187 | 34 775 642 | 33 871 444 | 32 967 246 | 32 063 048 |
Germania | 495 725 112 | 488 602 056 | 481 479 000 | 474 355 944 | 453 842 854 | 446 270 289 | 438 697 724 | 431 125 160 |
Estonia | 6 296 988 | 6 321 312 | 6 345 636 | 6 369 960 | 5 928 965 | 5 960 550 | 5 992 135 | 6 023 720 |
Irlanda | 47 226 256 | 46 089 109 | 44 951 963 | 43 814 816 | 41 194 830 | 40 110 780 | 39 026 731 | 37 942 682 |
Grecia | 61 003 810 | 61 293 018 | 61 582 226 | 61 871 434 | 61 029 668 | 61 298 009 | 61 566 349 | 61 834 690 |
Spagna | 235 551 490 | 233 489 390 | 231 427 291 | 229 365 191 | 225 664 376 | 223 560 157 | 221 455 939 | 219 351 720 |
Francia | 408 762 813 | 403 877 606 | 398 580 044 | 393 282 481 | 371 789 603 | 366 284 473 | 360 779 342 | 355 274 211 |
Croazia | 21 196 005 | 21 358 410 | 21 520 815 | 21 683 221 | 20 147 020 | 20 330 287 | 20 513 553 | 20 696 819 |
Italia | 317 768 849 | 315 628 134 | 313 487 419 | 311 346 703 | 307 153 729 | 304 562 057 | 301 970 385 | 299 378 714 |
Cipro | 5 919 071 | 5 922 555 | 5 926 039 | 5 929 524 | 4 196 633 | 4 122 837 | 4 049 042 | 3 975 247 |
Lettonia | 9 279 248 | 9 370 072 | 9 460 897 | 9 551 721 | 9 747 135 | 9 834 273 | 9 921 411 | 10 008 549 |
Lituania | 17 153 997 | 17 437 556 | 17 721 116 | 18 004 675 | 18 033 267 | 18 327 321 | 18 621 376 | 18 915 430 |
Lussemburgo | 9 814 716 | 9 610 393 | 9 406 070 | 9 201 747 | 8 992 800 | 8 780 781 | 8 568 762 | 8 356 742 |
Ungheria | 50 796 264 | 51 906 630 | 53 016 996 | 54 127 362 | 50 432 363 | 51 347 175 | 52 261 987 | 53 176 800 |
Malta | 1 168 514 | 1 166 788 | 1 165 061 | 1 163 334 | 1 174 524 | 1 173 666 | 1 172 808 | 1 171 950 |
Paesi Bassi | 125 086 859 | 122 775 394 | 120 463 928 | 118 152 462 | 116 032 216 | 113 763 728 | 111 495 240 | 109 226 752 |
Austria | 54 643 228 | 54 060 177 | 53 477 125 | 52 894 074 | 51 372 672 | 50 751 430 | 50 130 188 | 49 508 946 |
Polonia | 204 579 390 | 205 621 337 | 206 663 283 | 207 705 229 | 210 107 929 | 211 642 729 | 213 177 529 | 214 712 329 |
Portogallo | 49 874 317 | 50 139 847 | 50 405 377 | 50 670 907 | 48 431 756 | 48 811 632 | 49 191 508 | 49 571 384 |
Romania | 83 080 513 | 84 765 858 | 86 451 202 | 88 136 547 | 90 958 677 | 92 739 954 | 94 521 231 | 96 302 508 |
Slovenia | 12 278 677 | 12 309 309 | 12 339 941 | 12 370 573 | 12 161 170 | 12 196 719 | 12 232 267 | 12 267 816 |
Slovacchia | 25 877 815 | 26 203 808 | 26 529 801 | 26 855 793 | 26 759 746 | 27 028 129 | 27 296 513 | 27 564 896 |
Finlandia | 33 497 046 | 32 977 333 | 32 457 619 | 31 937 905 | 31 771 327 | 31 185 203 | 30 599 079 | 30 012 956 |
Svezia | 43 386 459 | 42 715 001 | 42 043 544 | 41 372 087 | 39 377 620 | 38 772 710 | 38 167 800 | 37 562 890 |
Regno Unito | 358 980 526 | 354 455 751 | 349 930 975 | 345 406 200 | 360 630 247 | 357 464 952 | 354 299 657 | 351 134 362 |
Note ufficiali
Gu L 140 del 5 giugno 2009, pag. 136.
Decisione 2013/162/Ue della Commissione, del 26 marzo 2013, che determina le assegnazioni annuali di emissioni degli Stati membri per il periodo dal 2013 al 2020 a norma della decisione n. 406/2009/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio (Gu L 90 del 28 marzo 2013, pag. 106).
Regolamento delegato (Ue) n. 666/2014 della Commissione, del 12 marzo 2014, che stabilisce requisiti sostanziali per il sistema di inventario dell'Unione e tiene conto dei cambiamenti apportati ai potenziali di riscaldamento globale e alle linee guida sugli inventari concordate a livello internazionale a norma del regolamento (Ue) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (Gu L 179 del 19 giugno 2014, pag. 26).
Regolamento (Ue) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, relativo a un meccanismo di monitoraggio e comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e di comunicazione di altre informazioni in materia di cambiamenti climatici a livello nazionale e dell'Unione europea e che abroga la decisione n. 280/2004/Ce (Gu L 165 del 18 giugno 2013, pag. 13).