Rifiuti

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Milano, 31 ottobre 2000 (Ultimo aggiornamento: 23/11/2008)

'Check-Rif', la gestione telematica dei rifiuti firmata Anpa

(Vincenzo Dragani)

Niente più formulari di trasporto da compilare, registri di carico e scarico da tenere, Mud da presentare all'ultimo momento. Niente più carta. Produttori, trasportatori e gestori di impianti non dovranno far altro, al momento della consegna o della ricezione dei rifiuti, che passare una speciale carta magnetica in un terminale simile a quello utilizzato per i pagamenti bancomat e digitare qualche cifra sulla tastiera alfanumerica. Tutta qui la nuova contabilità dei rifiuti.

 

Una vera e propria rivoluzione quella annunciata dall'Anpa nel corso dell'incontro dello scorso 30 ottobre al Palazzo Affari ai Giureconsulti di Milano: la gestione totalmente elettronica dei dati sui rifiuti. Se il progetto — già brevettato con il nome di "Check-Rif" — diventerà realtà, tutte le informazioni relative ai rifiuti viaggeranno esclusivamente su microchip, veicolate da un del tutto simile a quello attualmente utilizzato per le transazioni bancarie. I primi esperimenti partiranno già nel prossimo anno, in alcune Regioni campione. Ma perchè il sistema telematico sostituisca gli attuali carteggi bisognerà attendere almeno due anni.

Il sistema Check-Rif, sviluppato dall'Anpa in collaborazione ad Unioncamere, prevede la dotazione di tutti i soggetti professionalmente coinvolti nella gestione dei rifiuti (raccoglitori, trasportatori, gestori di impianti) di appositi apparecchi denominati "Rif-Mat", uguali a quelli utilizzati negli esercizi commerciali. Produttori e trasportatori avranno a disposizione una smart-card dedicata al sistema e denominata "Rif-card".

 

Il meccanismo. A spiegare nei particolari il funzionamento di Check-Rif è stato l'ideatore del sistema, Massimo Bagatti, membro dell'Unità normativa Tecnica dell'Anpa. Il produttore dei rifiuti consegna la propria Rif-card al trasportatore, che la inserisce nel Rif-Mat in sua dotazione. Il Rif-Mat legge i dati e visualizza gli elementi identificativi dei soggetti che effettuano la transazione (produttore, luogo di produzione, data e ora, trasportatore, iscrizione Albo gestori, tipo e targa del veicolo). Il trasportatore seleziona tramite la tastiera alfanumerica il codice Cer del rifiuto che si appresta a ritirare e la quantità dello stesso. Il Rif-Mat, tramite collegamento Gsm con la Centrale Operativa dell'Anpa, effettua la verifica dell'abilitazione al ritiro di quella tipologia e quantità di rifiuto. L'apparecchio chiede poi di inserire un codice per l'aspetto esteriore del rifiuto (esempio: 4 fusti) e i dati dell'impianto di conferimento (ragione sociale, indirizzo, codice di autorizzazione, iscrizione Albo gestori). L'apparecchio trasmette tutti i dati alla Centrale operativa e, una volta ricevuta l'abilitazione, rilascia due ricevute: una rimane al produttore, l'altra accompagna il trasporto dei riifuti, con valenza di documento di viaggio. Una volta giunti all'impianto di recupero o smaltimento, il trasportatore consegna la propria Rif-card al gestore, che la inserisce nel proprio Rif-Mat. L'apparecchio legge i dati e visualizza gli elementi identificativi dei soggetti che effettuano la transazione. Il gestore inserisce nel terminale il codice Cer dei rifiuti e il quantitativo che si appresta a ricevere. L'apparecchio invia i dati alla Centrale operativa e verifica l'abilitazione al ritiro di quella quantità e tipologia di rifiuti. Poi rilascia due ricevute, una per il trasportatore e una per il gestore dell'impianto. Le ricevute fungono da vero e proprio "estratto conto" dei rifiuti e consentono ai soggetti coinvolti di verificare tutti i parametri della gestione (date, quantitativi, movimenti).

Grazie all'elaboratore della Centrale Operativa, sarà inoltre l'Anpa ad inviare annualmente a produttori e gestori un prospetto con tutti i dati dei rifiuti amministrati. Un Mud "al contrario", che manderà in cantina lgli attuali obblighi di comunicazione annuale.

 

I costi. Interrogato sul punto, Massimo Bagatti ha affermato che Check-Rif si tradurrà in un risparmio sui costi amministrativi delle imprese. E poi, subito i dati: la carta costerà circa 30.000 lire; il produttore pagherà circa 1 euro per ogni ritiro da parte del trasportatore e 2 euro per ogni consegna da questi all'impianto. Il sistema, insomma, dovrebbe autosostenersi. Calcolando un ritiro ed una consegna al giorno, i costi per l'impresa produttrice di rifiuti dovrebbero superare di poco i 2 milioni di lire all'anno. Se il traffico avviene una volta alla settimana, i costi scendono a 1milione e 200mila lire. Una volta al mese, 100mila.

Le opinioni. Sostanzialmente favorevoli, ma non prive di qualche nota critica, le opinioni espresse dai rappresentanti del mondo produttivo ed istituzionale che hanno partecipato all'incontro. Hans Peter Kleefuss — presidente della Commissione Sviluppo sostenibile di Confindustria — ha dichiarato la propria apertura al processo di informatizzazione avviato dall'Anpa, processo che permetterà di abbattere la burocrazia che frena le imprese e di ottimizzare tempi e costi di gestione. Le uniche perplessità — ha detto Kleefuss — sono sui costi di messa a regime del sistema (formazione del personale, aggiornamento tecnico delle strutture), soprattutto per le piccole imprese. Dovranno essere previste delle agevolazioni per le imprese certificate ISO o EMAS. Perplessità, queste, riprese da Ivano Spalanzani — Presidente di Confartigianato: l'assenza di strutture normative e economiche adeguate rischia di trasformare la rivoluzione informatica in un peso non sostenibile dalle imprese con meno di 5 dipendenti. Sono necessarie delle semplificazioni a livello normativo. Per Carlo Torretta — CNA — il progetto dell'Anpa introdurrà una positiva semplificazione sul piano della contabilità ambientale. Tuttavia anche per il rappresentante della CNA, perché lo strumento costituisca un reale beneficio per le imprese, occorrerà partire dallo snellimento degli obblighi normativi, solo dopo si potrà agire sul piano infomatico. Le Associazioni di categoria dovranno essere necessariamente coinvolte nella sperimentazione del sistema, per valutarne il rapporto costi/benefici. Per Piero Capodieci — presidente del Conai — la questione è innanzitutto politica, poi tecnica. Occorre, ha sottolineato Capodieci — capire se l'attuale sistema di contabilità dei rifiuti ha una sua ragione d'essere o meno. Ciò per evitare di costruire un sistema efficace ma inutile. Anche per il Conai la parola d'ordine è la semplificazione: bisogna valutare la possibilità di svincolare le piccole imprese da obblighi troppo gravosi. Lo stesso Conai — prosegue Capodieci — ha infatti semplificato in termini amministrativi il modello analitico per il calcolo del contributo ambientale, inizialmente troppo complesso. Dal punto di vista tecnico, poi, Conai si mostra interessato al brevetto informatico per quanto riguarda la gestione degli imballaggi ma avverte: bisognerà assicurare al sistema un livello tecnologico che non lasci spazio ad errori.

 

Anche sul fronte dei controlli, positive le reazioni dei soggetti interessati. Massimo Scalia — presidente della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti — ricordando i 35 milioni di tonnellate di rifiuti industriali che sfuggono ogni anno ai controlli, ha salutato con favore il sistema di gestione telematica dell'Anpa, che permetterà di rinforzare e, allo stesso tempo, semplificare l'attività di vigilanza svolta sul territorio. Della stessa opinione anche Ermete Realacci — presidente di Legambiente — che ha sottolineato l'utilità del sistema soprattutto per il controllo dei rifiuti pericolosi. Per Giuseppe Rositani — comandante del Noe (Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri) — un sistema come Check-Rif si tradurrà in semplificazioni sia per i controllori che per i controllati. Le stratificazioni normative — ha sottolineato Rositani — oggi rendono difficile le operazioni sul campo. Il sistema telematico prospettato deriva da un sistema già felicemente utilizzato dal sistema bancario e non rappresenterà — conclude il comandante del Noe — un problema per le imprese, neanche dal punto di vista economico: queste, infatti già prevedono nel proprio bilancio una voce di spesa per la gestione dei rifiuti.

Il Ministro dell'Ambiente Willer Bordon, intervenuto a conclusione dei lavori, ha sottolineato la necessità di dar subito inizio alla fase sperimentale del progetto e ha espresso il proprio impegno per l'adozione di strumenti legislativi che traducano in realtà il sistema di gestione telematica ideato dall'Anpa.

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