Appalti di pubblici servizi, la Corte di Giustizia Ue bacchetta l'Italia
Appalti e acquisti verdi
Le disposizioni nazionali che impediscono la partecipazione ad una procedura di aggiudicazione, esclusivamente in virtù della forma giuridica degli interessati, sono illegittime ex direttiva 92/50/Ce.
Tale principio, contenuto nell'articolo 26 della direttiva 92/50/Ce sulle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi (sostituita a partire dal 31 gennaio 2006 dalla direttiva 2004/18/Ce, che sul punto "ricalca sostanzialmente" la previgente disciplina), è ritenuto ostativo a qualsiasi norma nazionale che, come l'articolo 113, comma 5, del Dlgs 267/2000 (Tu sull'ordinamento degli enti locali), prevede l'affidamento del servizio pubblico alle sole società di capitali (Spa).
La sentenza 18 dicembre 2007, causa C-357/06, nasce da una domanda di pronuncia pregiudiziale presentata dal Tar Lombardia, a seguito di un ricorso contro l'affidamento di un servizio di igiene ambientale comunale, presentato da una società a nome collettivo (Snc).
Coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi - Gpp - Stralcio
Direttiva 92/50/Ce - Appalti pubblici di servizi - Normativa nazionale che limita l'affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica alle società di capitali - Compatibilità