Uso pesticidi in Ue, possibili procedure di infrazione e revisione direttiva
Sostanze pericolose (Documentazione Complementare)
Nonostante i progressi nell'attuazione della direttiva 2009/128/Ce solo il 20% dei Piani d'azione rivisti dagli Stati ha obiettivi di alto livello per ridurre rischi e impatti dell'uso dei pesticidi.
Lo evidenzia la Relazione della Commissione Ue, del 25 maggio 2020, fondata sui dati emergenti dallo stato di attuazione sia della direttiva 2009/128/Ce, sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi, sia degli obiettivi nazionali stabiliti dagli Stati membri nei Piani d'azione nazionali. "Nei casi in cui gli Stati membri non rispettano gli obblighi previsti dalla direttiva (…), la Commissione – si legge nel testo — sta attualmente valutando la possibilità di adottare ulteriori misure, comprese eventuali procedure di infrazione". Si prevede anche l'elaborazione di una proposta legislativa per la revisione della stessa direttiva.
Sono meno di 1/3 gli Stati Ue che hanno completato entro 5 anni (ex articolo 4 della direttiva) il riesame del Piano trasmesso nel 2012 e solo il 20% di questi Piani stabilisce obiettivi di alto livello per ridurre i rischi e gli impatti dell'uso dei pesticidi. Ciononostante la Commissione sottolinea i progressi degli Stati nell'attuazione della direttiva e la riduzione del rischio per la salute umana e per l'ambiente derivante dai prodotti fitosanitari venduti nell'Ue (circa 360 mln di Kg/anno dal 2011 al 2018, dati Eurostat); rischio ulteriormente riducibile con una migliore attuazione della direttiva e l'adozione più diffusa di tecniche non chimiche di difesa delle colture.
Attuazione della direttiva 2009/128/Ce che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi
Progressi nell'attuazione della direttiva 2009/128/Ce sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi e degli obiettivi nazionali stabiliti nei piani d'azione
Direttiva che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi
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