Imballaggi, in Parlamento norme per bottiglie con 100% Rpet

Imballaggi (Normativa in Cantiere)

Parole chiave: Imballaggi | Plastica | Economia sostenibile/circolare | Recupero / Riciclo | Prevenzione rifiuti / Riuso

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Un disegno di legge per produrre bottiglie destinate all'uso alimentare con il 100% di Pet riciclato, in linea con la transizione verso l'economia circolare.

Dal 19 maggio 2020 è all'esame in Commissione Territorio, ambiente e beni ambientali al Senato il disegno di legge S1745 per estendere, senza limiti percentuali, l'impiego del polietilentereftalato riciclato (Rpet) anche per la produzione di bottiglie destinate a contenere alimenti. Il Pet è il materiale plastico con il quale si realizzano la maggior parte delle bottiglie e di altri imballaggi in plastica ed è riciclabile al 100%.  L'articolo 13-ter, comma 2 del Dm 21 marzo 1973 (così modificato dal Dm 113/2010) stabilisce che bottiglie e vaschette per alimenti in polietilentereftalato debbano contenere almeno il 50% di polietilentereftalato vergine. Limite che non si applica alle bottiglie e alle vaschette per alimenti legalmente fabbricate e/o commercializzate in altri Stati membri dell'Unione Europea, in Turchia o negli Stati firmatari dell'Associazione europea di libero scambio.

Con l'unico articolo del Ddl si propone dunque di eliminare la percentuale di polietilentereftalato vergine (introdotta dal Dm 113 rispetto al divieto assoluto di Pet riciclato fissato dal legislatore nel 1973) per produrre bottiglie "così da stimolare il maggiore impiego di materiale riciclato, favorendo altresì una filiera produttiva innovativa e ecocompatibile", si legge nel fascicolo.