Direttiva Via, Italia carente nel recepimento e arriva primo warning Ue
Via (Pua-Paur) / Vas (Normativa Vigente)
Lettera di costituzione in mora per l'Italia dalla Commissione Ue il 12 febbraio 2020 per il non corretto recepimento della direttiva 2014/52/Ue sulla valutazione di impatto ambientale (Via).
La direttiva 2014/52/Ue era intervenuta a modifica della direttiva sulla Via 2011/92/Ue ed era stata recepita dall'Italia col Dlgs 104/2017 che aveva riformato in modo sostanziale i procedimenti autorizzatori nazionale e soprattutto regionale della valutazione di impatto ambientale. Secondo la Commissione europea le carenze nel diritto nazionale riguardano, tra l'altro, le modalità di consultazione del pubblico, le norme che disciplinano le consultazioni transfrontaliere nel caso dei progetti proposti in Italia che potrebbero interessare altri Stati membri, la comunicazione di informazioni pratiche sull'accesso alla giustizia e i sistemi messi in atto per evitare i conflitti di interesse.
L'Italia ha due mesi per rispondere e correggere la propria legislazione. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato alle Autorità italiane (secondo step prima dell'eventuale deferimento alla Corte di Giustizia Ue).
Valutazione d'impatto ambientale - Modifiche e integrazioni alla Parte II del Dlgs 152/2006 - Attuazione della direttiva 2014/52/Ue
Valutazione di impatto ambientale - Modifiche alla direttiva 2011/92/Ue
Valutazione impatto ambientale di progetti pubblici e privati - Abrogazione della direttiva 85/337/Cee
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