Agenzia europea ambiente: più circolarità per i rifiuti da costruzione
Rifiuti (Attualità)
Secondo un briefing dell'Agenzia europea dell'ambiente del 16 gennaio 2020, per aumentare riciclo e riutilizzo dei materiali da costruzione e demolizione occorrono approcci "circolari".
Il briefing Agenzia europea per l'ambiente "Rifiuti da costruzione e demolizione: sfide e opportunità in un'economia circolare" afferma che occorre fare di più per prevenire la produzione o riciclare la grande quantità di rifiuti generati dal settore delle costruzioni e delle demolizioni in Europa. Se è vero che quasi tutti i Paesi Ue sono vicini a raggiungere la percentuale di recupero del 70% dei rifiuti da costruzione e demolizione (come previsto dalla direttiva rifiuti 2008/98/Ce), un esame più attento delle pratiche di gestione dei rifiuti a livello nazionale mostra che il recupero dei rifiuti da costruzione si basa in gran parte sul basso valore delle operazioni di riempimento (utilizzo di rifiuti e macerie raccolti per riempire i buchi nei cantieri) e operazioni di recupero di basso grado come l'utilizzo di cemento riciclato e frantumato o pietre (aggregati) nella costruzione di strade.
Per l'Agenzia occorrono azioni più "circolari" facilitate da misure quali la standardizzazione delle materie prime secondarie e la condivisione delle informazioni tra le parti interessate, che hanno un elevato potenziale per contribuire a una maggiore prevenzione dei rifiuti e a un riciclaggio di qualità superiore e migliore, superando i prezzi non competitivi, la mancanza di fiducia nella qualità dei materiali secondari, la mancanza di informazioni sulla composizione dei materiali utilizzati negli edifici esistenti e il lungo ritardo tra l'attuazione di azioni su nuovi edifici e il loro effetto sulla gestione dei rifiuti diversi decenni dopo.
Maggiori informazioni su: www.eea.europa.eu
Direttiva relativa ai rifiuti - Abrogazione direttive 75/439/Cee, 91/689/Cee e 2006/12/Ce
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