Aria Ue sempre più pulita, ma inquinamento persistente minaccia economia e salute
Aria (Attualità)
La relazione dell'Agenzia europea per l'ambiente sulla qualità dell’aria nell'Ue mostra miglioramenti in linea con le direttive comunitarie,ma i livelli di inquinamento sono ancora troppo alti.
L'inquinamento atmosferico è il rischio ambientale più importante per la salute umana e a pagarne le conseguenze sono soprattutto persone a basso reddito che vivono in prossimità di strade trafficate e aree industriali. Il trasporto su strada, secondo l'analisi pubblicata il 16 ottobre 2019 dall'Agenzia, rappresenta l'11% delle emissioni di PM10 e PM2,5 nell’Ue. L'ultimo aggiornamento sullo stato di salute dell'aria dei 28 Paesi si riferisce ai dati rilevati da più di 400 centraline nel 2017 e sono stati analizzati tenendo conto delle direttive europee, delle linee guida dell'Organizzazione mondiale per la sanità e di altre norme internazionali con standard di qualità che gli stati europei sono tenuti a raggiungere progressivamente.
Negli anni 2000-2017 si è registrato un disaccoppiamento tra emissioni e attività economica dovuto, si legge nel rapporto, alla riduzione delle emissioni nell'Ue grazie all'attuazione delle politiche europee, alle tecnologie e all’efficienza energetica. Ciononostante e seppure in calo sono circa 400 mila all’anno le morti premature in Ue causate dall’inquinamento atmosferico. L'Italia detiene il triste primato con più di 14600 vittime per biossido di azoto e 3 mila per ozono, è invece seconda, dopo la Germania, con 58600 morti per particolato fine.
Per maggiori informazioni: Agenzia europea per l'ambiente
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