Autorizzazioni aria "203/1988", senza nuova domanda ex 152/2006 titolo decaduto

Aria (Giurisprudenza)

Parole chiave: Aria | Limiti / Soglie | Autorizzazioni | Impianti

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Gli impianti già autorizzati ai sensi del Dpr 203/1988 che non hanno presentato la domanda ai sensi della nuova disciplina del Dlgs 152/2006 nei termini previsti dal regime transitorio si considerano sprovvisti di titolo.

Così la Cassazione nella sentenza 26 luglio 2019, n. 34187 in merito all'autorizzazione alle emissioni di due impianti: di "macinazione e separazione inerti" e di "essicazione sabbia e graniglia" rilasciate ai sensi della precedente disciplina ex Dpr 203/1988. La disciplina transitoria del Dlgs 152/2006 (articolo 281) ha stabilito – a seconda di quando erano state rilasciate le "vecchie" autorizzazioni – i termini entro i quali presentare una nuova domanda di autorizzazione ai sensi della nuova disciplina. I due impianti in questione non avevano presentato la richiesta di nuova autorizzazione nei termini previsti dal Dlgs 152/2006 ed erano dunque da considerarsi sprovvisti di titolo.

Il fatto che il Dlgs 183/2017 che ha ridisegnato la disciplina delle autorizzazioni alle emissioni (modificando il Titolo V del Dlgs 152/2006) abbia abrogato l'articolo 281 del Dlgs 152/2006 recante la disciplina transitoria delle vecchie autorizzazioni ex Dpr 203/1988, è inconferente e non riporta certo in vita le due autorizzazioni del caso di specie che erano e rimangono scadute. Infatti la modifica legislativa è intervenuta ben dopo che erano scaduti i termini in base ai quali gli impianti già autorizzati ex Dpr 203/1988 dovevano presentare la nuova domanda di autorizzazione ai sensi della nuova disciplina del Dlgs 152/2006.