Appalti, piccoli Comuni più liberi per gare in autonomia fino al 2020
Appalti e acquisti verdi (Normativa in Cantiere)
Il Ddl di conversione del Dl 32/2019 (Sblocca cantieri) approvato in via definitiva il 13 giugno 2019 ha sospeso fino al 31/12/2020 l'obbligo per i piccoli Comuni di fare gare "aggregandosi".
Tra i vari "stop" all'operatività delle norme del Dlgs 50/2016 (Codice appalti) che il disegno di legge di conversione del Dl 32/2019 ha disposto, c'è quella della sospensione dell'applicazione dell'articolo 37, comma 4 che stabilisce che i Comuni non capoluogo di Provincia non devono andare a gara direttamente ma devono: 1. ricorrere a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati; 2. oppure procedere tramite Unioni di Comuni qualificate come centrali di committenza o consorziandosi come centrali di committenza; 3. o ricorrere alla stazione unica appaltante.
Si precisa però che l'articolo 37, comma 4 era già stato modificato dal Dl 32/2019 che ne aveva "ammorbidito" il testo eliminando l'obbligo di aggregazione e introducendo comunque la possibilità di scelta per il piccolo Comune di procedere in ogni caso direttamente alla gara senza "aggregarsi". Ora il Ddl di conversione ha eliminato la modifica introdotta dal Dl 32/2019 optando per la sospensione a titolo sperimentale fino al 2020 della disposizione.
Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana (cd. "Sblocca Cantieri") - Stralcio - Modifiche al Dlgs 50/2016 (Codice appalti) e al Dlgs 152/2006 (Codice ambientale - Norme sulla cessazione della qualifica di rifiuti - "End of waste") e al Dpr 380/2001 - Disposizioni in materia di terre e rocce da scavo
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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