Ddl "dissesto idreologico, in pista Green manager per la P.A.

Territorio (Normativa in Cantiere)

Parole chiave: Territorio | Acque | Difesa del suolo | Efficienza energetica

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Tar Abruzzo 14 maggio 2015, n. 206 (18/06/2015)
• Guida Agenzia delle entrate 6 giugno 2013 (20/06/2013)
• Guida Agenzia delle entrate agosto 2012 (11/09/2012)
• Sentenza Tar Puglia 24 settembre 2010, n. 3493 (27/10/2010)
• Guida Agenzia delle entrate gennaio 2015 (21/01/2015)
• Legge 23 maggio 2014, n. 80 (28/05/2014)
• Guida Agenzia delle entrate settembre 2014 (19/09/2014)
• Circolare Agenzia delle entrate 19 giugno 2012, n. 25 (26/06/2012)

Un funzionario che all'interno dell'Amministrazione di appartenenza monitori l'attuazione della normativa ambientale è quanto prevede il Ddl "CantiereAmbiente" sulla lotta al dissesto idrogeologico.

Lo schema di disegno di legge recante "Disposizioni per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e la salvaguardia del territorio" nei primi giorni di giugno 2019 ancora al vaglio delle Istituzioni, reca misure di razionalizzazione, semplificazione e riordino in materia di salvaguardia del territorio intervenendo sui processi di governo delle azioni di contrasto al dissesto idrogeologico. A questo proposito le Regioni – tramite il Presidente della Regione, Commissario per il dissesto idrogeologico – nel coordinare gli interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico elaborano con un Programma d'azione triennale di interventi.

Il monitoraggio sull'attuazione del Programma di interventi spetta a una nuova figura, il "Green Manager", istituito presso ogni amministrazione. Si tratta di una figura apicale preposta ad assicurare la corretta attuazione della normativa ambientale all'interno dell'Amministrazione pubblica cui appartiene. Il "Green Manager" non si occuperà dunque solo di dissesto idrogeologico ma anche, tra l'altro di promuovere l'attuazione delle disposizioni sulla mobilità sostenibile, sovrintendere e promuovere le attività di efficientamento energetico e idrico, nonché attivare campagne di informazione e partecipazione del pubblico ai processi decisionali in materia di tutela dell'ambiente. Ad un successivo decreto interministeriale saranno affidale le norme di dettaglio su ulteriori eventuali compiti, requisiti e criteri professionali per individuare la figura.