CO2 da fonti energetiche, Ue riduce emissioni
Cambiamenti climatici (Attualità)


Le emissioni di biossido di carbonio (CO2) dovute alla combustione di combustibili fossili nell'Unione europea sono significativamente diminuite tra il 2018 e il 2017.
Ad affermarlo è Eurostat (Ufficio statistico dell'Unione europea) in un comunicato stampa pubblicato l'8 maggio 2019, dal quale si evince che i 28 Stati membri dell'Unione europea, tra il 2017 e il 2018, hanno complessivamente ridotto del 2,5% le emissioni di CO2 prodotte dalle fonti fossili. Nel podio degli Stati membri "virtuosi" Portogallo (— 9%), Bulgaria (— 8,1%) e Irlanda (— 6,8%); Lettonia (+ 8,5%), Malta (+ 6,7%) ed Estonia (+ 4,5%) chiudono invece la parte bassa della graduatoria.
L'Italia, che produce circa il 10% delle emissioni europee, si pone all'8° posto in classifica, con un risultato comunque superiore alla media europea del periodo (— 3,5%).
Le emissioni di CO2, si ricorda nel comunicato stampa, contribuiscono in maniera determinante al riscaldamento globale e rappresentano circa l'80% di tutte le emissioni di gas serra dell'Ue. Sono influenzati da fattori quali le condizioni climatiche, la crescita economica, le dimensioni della popolazione, i trasporti e le attività industriali.
Per informazioni: www.ec.europa.eu/eurostat/
Perfezionamento e estensione del sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità - Emission trading - Attuazione della direttiva 2009/29/Ce - Abrogazione Dlgs 216/2006
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