Autorizzazione cava, in istanza anche atti per valutazione impatto ambientale

Via (Pua-Paur) / Vas (Giurisprudenza)

Parole chiave: Via (Pua-Paur) / Vas | Autorizzazioni | Territorio | Cave / Miniere / Torbiere

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Consiglio di Stato 22 marzo 2012, n. 1640 (13/04/2012)
• Sentenza Tar Puglia 21 ottobre 2010, n. 3733 (01/11/2010)
• Sentenza Tar Puglia 8 marzo 2012, n. 508 (15/03/2012)
• Sentenza Tar Veneto 7 ottobre 2011, n. 1502 (14/10/2011)
• Sentenza Corte Costituzionale 4 luglio 2013, n. 178 (17/07/2013)
• Sentenza Tar Molise 23 luglio 2010, n. 374 (06/10/2010)
• Sentenza Tar Toscana 27 settembre 2011, n. 1430 (06/10/2011)
• Sentenza Tar Toscana 18 novembre 2011, n. 1766 (22/12/2011)

Quando si fa domanda di autorizzazione per l'esercizio dell'attività di cava occorre presentare anche la documentazione per la verifica di assoggettabilità a Via.

Lo ha ricordato il Tar Sicilia 25 marzo 2019, n. 854 confermando i provvedimenti di diniego regionali nei confronti di una società di produzione di laterizi che aveva presentato la domanda di autorizzazione all'esercizio di una cava. L'azienda sosteneva di avere presentato la domanda prima dell'approvazione del nuovo Piano cave regionale che di fatto escludeva la possibilità di esercizio dell'attività di cava nell'area richiesta dall'impresa ricorrente.

In realtà, per i Giudici la domanda completa è stata presentata dopo l'approvazione del Piano cave. Infatti, poiché l'attività in questione ai sensi dell'articolo 20 del Dlgs 152/2006 (e del relativo allegato IV alla Parte seconda del citato Dlgs) è soggetta a verifica di assoggettabilità a Via, la domanda poteva considerarsi legittimamente presentata solo quando è stata completata con tutta la documentazione necessaria per lo "screening" ambientale. E ciò è avvenuto dopo l'approvazione del Piano cave.