Codice appalti, Parlamento comincia discussione su riforma
Appalti e acquisti verdi (Normativa in Cantiere)
È arrivato in Parlamento negli ultimi giorni di marzo il Ddl con la delega per la riscrittura del Codice degli appalti pubblici, con eventuale sostituzione integrale del Dlgs 50/2016.
Il provvedimento (atto Senato n. 1162) prevede la delega al Governo per adottare uno o più decreti legislativi per il riassetto della materia dei contratti pubblici adottando un nuovo Codice dei contratti in sostituzione del Dlgs 50/2016 (o modificando il testo attualmente vigente). Obiettivi quelli di semplicità e chiarezza di linguaggio, snellimento degli articoli, eliminazione gli atti attuativi del Codice diversi dai regolamenti, promozione dell'efficienza e tempestività delle procedure di affidamento, di gestione e di esecuzione degli appalti. Sarà inoltre armonizzata, semplificata e razionalizzata la disciplina dei controlli, nell'ottica di renderli meno gravosi per le imprese.
Altri criteri direttivi che dovrà osservare il Governo nello stendere il nuovo Codice appalti saranno quelli di rendere più responsabili le stazioni appaltanti assegnando maggiore flessibilità nell'utilizzo delle procedure di scelta del contraente nonché di razionalizzare i modi di risoluzione delle controversie (anche alternativi al ricorso al Giudice) riducendo gli oneri di impugnazione degli atti delle procedure di affidamento.
Trasmesso al Senato il 22 marzo 2019
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
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