Idroelettrico, ok definitivo a trasferimento impianti alle Regioni

Energia (Normativa in Cantiere)

Parole chiave: Energia | Acque | Concessioni | Energie rinnovabili | Idroelettrico

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Corte Costituzionale 31 maggio 2013, n. 114 (04/06/2013)
• Sentenza Corte Costituzionale 24 febbraio 2014, n. 28 (26/02/2014)
• Decreto direttoriale Agenzia del demanio 2 dicembre 2015 (21/12/2015)
• Sentenza Consiglio di Stato 7 luglio 2014, n. 3436 (10/07/2014)
• Sentenza Corte Costituzionale 10 aprile 2014, n. 86 (14/04/2014)
• Sentenza Corte Costituzionale 1° aprile 2014, n. 64 (03/04/2014)
• Sentenza Corte Costituzionale 22 dicembre 2011, n. 339 (29/12/2011)
• Segnalazione Autorità Antitrust 8 ottobre 2014 (14/10/2014)

Andranno alle Regioni gli impianti delle grandi concessioni idroelettriche alla scadenza o in caso di decadenza/rinuncia, ai sensi del Ddl di conversione del Dl "Semplificazioni" approvato definitivamente il 7/2/2019.

Il provvedimento di conversione del Dl 135/2018 ha inserito un nuovo articolo 11-quater che modifica l'articolo 12 del Dlgs 79/1999 sulle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e prevede che, alla scadenza della concessione o in caso di decadenza o rinuncia passino alle Regioni le cd. "opere bagnate" (come dighe e condotte) a titolo gratuito, nonché le cd. "opere asciutte" (beni materiali), in questo caso con corresponsione di un prezzo da quantificare al netto dei beni ammortizzati dal concessionario. Prolungati a 40 anni i termini di durata delle nuove concessioni.

In caso decidano di mantenere la destinazione idroelettrica dell'uso delle acque, le Regioni potranno assegnare le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche a operatori individuati con gara pubblica, a società a capitale misto pubblico/privato, o a forme di partenariato pubblico/privato. Le Regioni entro un anno dall'entrata in vigore della presente legge di conversione (e comunque entro il 31/3/2020) disciplinano modalità e procedure di assegnazione delle concessioni. Anche il canone di concessione è determinato dalle Regioni sentita l'Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente).