Appalti verdi ristorazione, in pista valorizzazione prodotti "filiera corta"
Appalti e acquisti verdi (Normativa in Cantiere)
Criteri premianti per chi partecipa ad appalti di servizi di ristorazione con prodotti agricoli "filiera corta" o "chilometri zero" secondo il Ddl sull'agroalimentare approvato dalla Camera il 17/10/2018.
Il testo del provvedimento passa ora al Senato. Il disegno di legge (atto Camera n. 183-A) recante "Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero o utile e di qualità" sostituisce il comma 1 dell'articolo 144 del Dlgs 50/2016, Codice contratti pubblici dedicato all'appalto dei servizi di ristorazione. La novità è che a parità di offerta costituisce un criterio di premialità l'utilizzo, in quantità congrua, dei prodotti alimentari e agricoli a chilometro zero o utile o da "filiera corta".
Per il resto rimane confermato il tenore della disposizione attualmente vigente che stabilisce l'obbligo di aggiudicazione di questa tipologia di appalti secondo l'offerta economicamente più vantaggiosa che tiene conto di fattori come la qualità dei prodotti alimentari con particolare riferimento a quella di prodotti biologici, tipici e tradizionali e di prodotti a denominazione protetta e indicazione geografica tipica, nonché delle disposizioni ambientali in materia di green economy, e dei criteri ambientali minimi (Cam) per la ristorazione come previsto all'articolo 34 del Dlgs 50/2016.
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
Approvato dalla Camera il 17 ottobre 2018 e trasmesso al Senato
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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