Appalti di notevole impatto ambientale, via libera a impugnazione diretta Anac
Appalti e acquisti verdi (Normativa Vigente)
L'Autorità anticorruzione può impugnare direttamente gli appalti di rilevante interesse ambientale secondo quanto previsto dal regolamento sull'attività di impugnazione dell'Authority in vigore dal 1° agosto 2018.
Il regolamento, approvato con delibera 13 giugno 2018 è stato emanato ai sensi dell'articolo 211, commi 1-bis e 1-ter del Dlgs 50/2016 e regola i poteri di impugnazione per via giudiziaria (già previsti dal Codice appalti) in capo all'Autorità anticorruzione degli atti relativi ad appalti in contrasto con la disciplina dei contratti pubblici. I poteri dell'Authority sono di due tipi e differenti per gravità degli atti: impugnazione diretta (atti che violano nel norme sui contratti pubblici) e impugnazione previo parere motivato alla stazione appaltante nel caso essa non si conformi al parere (nel caso di atti che violino in modo grave il Dlgs 50/2016).
Tra gli atti impugnabili direttamente davanti al Giudice amministrativo vi sono quelli relativi a contratti di particolare impatto sull'ambiente, il paesaggio, i beni culturali, il territorio, la salute, la sicurezza pubblica. Sono impugnabili direttamente anche gli appalti per interventi di realizzazione di grandi infrastrutture strategiche e gli appalti di lavori sopra i 15 milioni di euro o di servizi e/o forniture sopra i 25 milioni di euro. Nella versione finale del regolamento è sparita la possibilità di impugnare previo parere motivato l'affidamento "in house" fatto fuori dai casi ex articolo 5 del Dlgs 50/2016.
Regolamento sull'esercizio di poteri di impugnazione diretta o previo parere motivato degli appalti da parte dell'Anac - Attuazione articolo 211, commi 1-bis e 1-ter, Dlgs 50/2016
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
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