Emissioni gas serra, da 9/7/2018 obblighi Ue di riduzione per settori non Ets

Cambiamenti climatici (Normativa Vigente)

Parole chiave: Cambiamenti climatici | Rifiuti | Sostanze pericolose | Aria | Emission Trading

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Sono in vigore dal 9 luglio 2018 gli obblighi 2021-2030 di riduzione delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri per i settori non soggetti all'"Emission trading system (Ets)" tra cui il settore rifiuti.

Il regolamento 30 maggio 2018, n. 2018/842/Ue (direttamente applicabile negli Stati membri) introduce obblighi di riduzione delle emissioni nel periodo 2021-2030 nei settori non coperti dalle "regole Ets" (direttiva 2003(87/Ce), tra cui l'edilizia, l'agricoltura (emissioni diverse dal CO₂), la gestione dei rifiuti, i trasporti (tranne i trasporti aerei e marittimi) e l'industria (ad esempio i processi industriali, l'approvvigionamento energetico e l'uso dei prodotti). Lo scopo è arrivare al 2030 alla riduzione del 30% delle emissioni rispetto ai livelli del 2005. Il provvedimento definisce obiettivi nazionali vincolanti calcolati sulla base del prodotto interno lordo (Pil) pro capite, prevedendo una riduzione compresa tra lo 0% e il 40% rispetto ai livelli del 2005 (all'Italia tocca un -33% al 2030).

Gli Stati membri sono tenuti a seguire un percorso di riduzione delle emissioni per garantire una diminuzione costante delle loro emissioni nell'intero periodo. Le emissioni di gas a effetto serra ai sensi del regolamento in parola sono le emissioni di biossido di carbonio (CO₂), metano (CH₄), protossido di azoto (N₂O), idrofluorocarburi (HFCs), perfluorocarburi (PFCs), trifluoruro di azoto (NF₃) ed esafluoruro di zolfo (SF₆) espresse in tonnellate di biossido di carbonio equivalente.