Direttiva nitrati, Ue: meno inquinamento ma necessari più sforzi
Acque (Documentazione Complementare)
Secondo il nuovo report della Commissione Ue del 4/5/2018 sull'attuazione della direttiva 91/676/Cee, negli anni 2012-2015 si è ridotto l'inquinamento idrico da nitrati ma occorre più impegno da alcuni Stati.
La relazione presentata dalla Commissione e basata sui dati forniti dagli Stati membri per il periodo 2012-2015 ha mostrato che l'applicazione della direttiva ha fatto conseguire buoni risultati nella riduzione dell'inquinamento delle acque superficiali e sotterranee provocato da nitrati provenienti da fonti agricole e ha portato allo sviluppo di buone pratiche agricole. In Italia la direttiva è stata recepita col Dlgs 152/1999 poi trasfuso nel vigente Dlgs 152/2006.
La relazione della Commissione, stilata ai sensi dell'articolo 11 della direttiva 91/676/Cee, ha evidenziato come i dati sulla concentrazione di nitrati mostrano che la qualità delle acque superficiali e sotterranee è leggermente migliorata nel 2012-2015 rispetto al periodo di riferimento precedente (2008-2011). Allo stesso tempo, il report ha evidenziato come mentre in alcuni Stati i Programmi di tutela delle acque stanno producendo buoni risultati, in altri sono necessarie ulteriori azioni per ridurre e prevenire l'inquinamento. Per la Commissione nonostante alcuni progressi positivi, il sovraccarico di nutrienti derivante dall'agricoltura continua ad essere uno dei maggiori problemi per l'ambiente acquatico.
Protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
Relazione sull'attuazione della direttiva 91/676/Cee sulla protezione delle acque dall'inquinamento da nitrati - Periodo 2012-2015 - Testo in inglese
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