Pacchetto economia circolare, via libera da Parlamento Ue
Rifiuti (Normativa in Cantiere)
Riciclo rifiuti urbani al 55% entro il 2025 e al 65% al 2035, obiettivo 10% rifiuti in discarica al 2035, sono le novità del pacchetto "economia circolare" approvato dal Parlamento Ue il 18/4/2018, ora manca solo il voto del Consiglio Ue.
Il voto del parlamento è stato un atto formale dato che sul testo era stato raggiunto un accordo a fine 2017, poi formalizzato ufficialmente il 23 febbraio 2018. Per il via libera definitivo manca solo il voto formale del Consiglio Ue che arriverà probabilmente a giugno 2018. Il "pacchetto economia circolare" comprende le quattro proposte di modifica di direttive sui rifiuti a partire dalla direttiva "madre" 2008/98/Ce e poi le direttive "speciali" in materia di rifiuti di imballaggio (1994/62/Ce), discariche (1999/31/Ce), rifiuti di apparecchiature elettrice ed elettroniche, cosiddetti "Raee" (2012/19/Ue), veicoli fuori uso (2000/53/Ce) e rifiuti di pile e accumulatori (2006/66/Ce).
La direttiva sui rifiuti del 2008 è quella che ha subito le più rilevanti modifiche nell'ottica dell'economia circolare che premia la prevenzione nella produzione dei rifiuti, spinge sulla preparazione per il riutilizzo, reca obiettivi più stringenti per il riciclaggio, frena lo smaltimento in discarica (fino a un massimo del 10% entro il 2035). Obiettivo riciclaggio entro il 2025 per almeno il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035). Il 65% degli imballaggi dovrà essere riciclato entro il 2025 e il 70% entro il 2030. I rifiuti tessili e i rifiuti pericolosi delle famiglie dovranno essere raccolti separatamente entro il 2025. Entro il 2024 i rifiuti biodegradabili dovranno anche essere raccolti separatamente o riciclati a casa attraverso il compostaggio.
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