Appalti pubblici, dal 1° gennaio 2018 soglie "comunitarie" più alte

Appalti e acquisti verdi (Normativa Vigente)

Parole chiave: Appalti e acquisti verdi | Concessioni | Trasporti | Acque | Energia | Bandi

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Dal 1° gennaio 2018 aumentano le "soglie di rilevanza comunitaria" per gli appalti pubblici nei servizi ordinari e speciali (direttive 2014/24/Ue e 2014/25/Ue) e per le concessioni ex direttiva 2013/23/Ue.

Le "soglie di rilevanza comunitaria" che sono direttamente applicabili nel diritto interno (Dlgs 50/2016), indicano gli importi della gara sopra i quali l’appalto è considerato di rilevanza comunitaria. Ai contratti "sotto soglia" si applicano regole meno "stringenti" di quelle previste per gli appalti "sopra soglia". Il regolamento 2017/2365/Ue ha alzato le soglie per gli appalti dei settori ordinari che dal 1° gennaio 2018 passano da 5.225.000 euro 5.548.000 euro per gli appalti di lavori e concessioni di lavori, da 209.000 euro a 221.000 euro per appalti di servizi e forniture, e da 135.000 euro a 144.000 euro per appalti di servizi e forniture aggiudicati da Amministrazioni che sono Autorità governative centrali (vedi articolo 35, Dlgs 50/2016).

Per quanto riguarda i settori speciali (gas, energia, acqua, trasporti, servizi postali) ai sensi del regolamento 2017/2364/Ue dal 1° gennaio 2018 la soglia di rilevanza comunitaria passa da 418.000 euro a 443.000 euro per gli appalti di forniture e servizi e da 5.225.000 a 5.548.000 euro per gli appalti di lavori (vedi articolo 35, Dlgs 50/2016). Infine per quanto riguarda le concessioni ai sensi della nuova direttiva 2014/23/Ue la soglia di rilevanza comunitaria passa dal 1° gennaio 2018 da 5.225.000 euro a 5.548.000 euro come previsto dal regolamento 2017/2366/Ue.