Elettrosmog, trasmessa a Parlamento relazione su attuazione legge

Inquinamento (altre forme di) (Documentazione Complementare)

Parole chiave: Inquinamento (altre forme di) | Limiti / Soglie | Sicurezza sul lavoro | Informazione | Elettrosmog | Elettricità | Infrastrutture/Reti

Altri documenti con le stesse parole chiave

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• Relazione sullo stato di attuazione della legge in materia di protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (13/11/2017)
• Dlgs 1° agosto 2016, n. 159 (18/08/2016)
• Elettrosmog, in vigore dal 2 settembre nuove norme a tutela lavoratori (19/08/2016)
• Documento MinSviluppo economico ottobre 2012 (16/10/2012)
• Legge 22 febbraio 2001, n. 36 (09/03/2001)
• Dm Ambiente 13 febbraio 2014 (12/03/2014)
• Elettrosmog, via a Catasto sorgenti campi elettromagnetici (12/03/2014)

L'11 ottobre 2017 è stata trasmessa al Parlamento la relazione relativa al 2016 sullo stato di attuazione della legge quadro sull'esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.

La relazione è stata predisposta dal Comitato interministeriale per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento elettromagnetico, organismo previsto dalla legge quadro in materia (36/2001) e insediatosi il 4 agosto 2015. Ai sensi della citata legge quadro (articolo 6, comma 5 legge 36/2001) il Comitato svolge funzioni di monitoraggio sugli adempimenti previsti dalla stessa legge ed è incaricato di predisporre una relazione annuale sulla sua attuazione da sottoporre al Parlamento.

La relazione ha fatto il punto sulle novità normative intervenute (tra tutte il Dlgs 159/2016 sulla protezione dei lavoratori dai campi elettromagnetici) sulle norme ancora da emanare, nonché sulle attività di controllo e monitoraggio delle sorgenti dei campi elettromagnetici. Dalla relazione è emersa l'opportunità di approfondire la soluzione normativa più idonea a conciliare lo sviluppo delle reti di telefonia mobile di nuova generazione con gli obiettivi di tutela della popolazione dall'elettrosmog e salvaguardia dell'ambiente. Da segnalare anche il metodo condiviso tra Ministero dei beni culturali e gestore della rete elettrica nazionale di evitare che le nuove linee elettriche attraversino territori di pregio ambientale.