Rifiuti, su bozza Dm "assimilazione" speciali a urbani prosegue consultazione
Rifiuti (Normativa in Cantiere)
Prosegue la consultazione avviata dal Ministero dell'ambiente sullo schema di Dm che ai sensi del Dlgs 152/2006 reca i criteri per l'assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani.
Il provvedimento, atteso da molti anni, è previsto dall'articolo 195, comma 2, lettera e) del Dlgs 152/2006 e si prefigge di stabilire i criteri quantitativi e quali-quantitativi per l'assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani. In base ai criteri ministeriali i Comuni disciplinano le modalità per l'assimilazione nei propri atti locali. Il decreto è molto importante specie in ordine alla tassazione rifiuti (Tari) e si propone di dettare criteri di assimilazione uniformi su tutto il territorio nazionale, uscendo dalla regolamentazione frammentaria e differenziata finora esistente.
Con l'emanazione del decreto si giungerebbe un chiaro confine tra l'ambito del servizio di raccolta rifiuti svolto in esclusiva per i Comuni e l'ambito in cui i produttori di rifiuti da attività produttive e commerciali sono liberi di rivolgersi al mercato. Si ricorda che il Tar Lazio con sentenza 4611/2017 aveva dato al Ministero 120 giorni per emanare il decreto. Il termine scade l'11 agosto 2017.
Rifiuti - Criteri per l'assimilazione degli speciali agli urbani - Articolo 195, comma 2, lettera e) del Dlgs 152/2006 - Rinvio a decreto ministeriale - Diffida a concludere il procedimento di adozione - Silenzio dell'amministrazione - Illegittimità
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte IV - Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati
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