Rispetto del diritto Ue, aumentano infrazioni ma Italia in calo
Economia sostenibile/circolare (Documentazione Complementare)
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Dal rapporto Commissione Ue pubblicato il 6 luglio 2017 emerge ancora l'insufficiente rispetto del diritto Ue da parte degli Stati membri, per l'Italia infrazioni in calo ma rimangono problemi su rifiuti e inquinamento.
È quanto emerge dalla "Relazione annuale sul controllo dell'applicazione del diritto dell'Ue nel 2016'. Si è registrato un aumento considerevole (21%) delle procedure di infrazione aperte rispetto al 2015, mentre l'anno precedente. Nel 2016 il numero di nuove procedure d'infrazione per recepimento tardivo è quasi raddoppiato (847 casi) rispetto all'anno precedente (543 casi). Tra le direttive meno recepite quelle sugli appalti e le concessioni che invece l'Italia ha recepito con il Dlgs 50/2016.
Per quanto riguarda il nostro Paese il 2016 registra un +20% rispetto al 2015 per quanto riguarda le nuove denunce (e +50% rispetto al 2012-2014). Sui casi di infrazione al diritto Ue se quelli in sospeso sono 41, il nostro Paese è al secondo posto per diminuzione assoluta delle infrazioni rispetto al 2015 (-18%) e segna una caduta eccezionale negli ultimi 3 anni (-44%). Tra le infrazioni rimangono problematiche quelle in materia ambientale con 15 casi aperti gestione dei rifiuti (discariche), gestione e protezione delle acque, inquinamento atmosferico.
Relazione annuale sul controllo dell'applicazione del diritto dell'Ue nel 2016 - Testo in inglese
Codice dei contratti pubblici - Attuazione direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue su concessioni e appalti pubblici
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