Infrazioni diritto Ue, in piedi solo ritardo su shopper leggeri

Imballaggi (Normativa in Cantiere)

Parole chiave: Imballaggi | Discariche / Smaltimento | Limiti / Soglie | Qualità | Automobili / Veicoli | Plastica | Aria | Recupero / Riciclo

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La Commissione Ue il 24 gennaio 2017 ha comunicato nuove procedure di infrazione "ambientale" a carico dell'Italia ma resterebbe in piedi solo il ritardo nel recepimento della direttiva "shopper leggeri" di plastica.

Nella comunicazione della Commissione europea sulle infrazioni al diritto Ue si fa riferimento al mancato recepimento della direttiva 2015/1480/Ue sulla qualità dell'aria ambiente (procedura di infrazione 2017/0130) ma l'Italia col Dm 26 gennaio 2017 (in vigore dal 9 febbraio 2017) ha adempiuto al recepimento per cui la procedura di infrazione dovrebbe chiudersi. Analogamente dovrebbe avere la procedura di infrazione 2017/0131 per mancato recepimento della direttiva 2016/774/Ue sui veicoli fuori uso; col Dm 20 gennaio 2017 l'Italia ha recepito la direttiva in parola.

Resta pendente la procedura di infrazione 2017/0127 per mancato recepimento della direttiva 2015/720/Ue sulla riduzione degli shopper leggeri di plastica. Lo schema di Dlgs — con cui l'Italia conferma le prescrizioni già vigenti in materia, più severe di quelle europee – il 20 dicembre ha avuto l'ok del Parlamento, rimane solo la notifica obbligatoria alla Commissione Ue (come per tutti i provvedimenti ambientali "tecnici") prima dell'approvazione definitiva del Governo.