Commissione Ue a Italia: migliorare azioni su rifiuti e reti idriche

Rifiuti (Documentazione Complementare)

Parole chiave: Rifiuti | Acque | Territorio | Economia sostenibile/circolare | Aria | Difesa del suolo | Risorse idriche

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Nel riesame dell'attuazione delle politiche ambientali degli Stati membri, per la Commissione Ue l'Italia deve migliorare la gestione dei rifiuti, le infrastrutture idriche e la gestione dell'utilizzo del suolo.

Nella Guida "Il riesame dell'attuazione delle politiche ambientali dell'Ue: sfide condivise e come agire insieme per ottenere migliori risultati" del 3 febbraio 2017 la Commissione suggerisce agli Stati membri le azioni da attuare per meglio implementare la politica ambientale connessa agli obblighi derivanti dal diritto ambientale europeo in materia di rifiuti, tutela delle acque e dell'aria, biodiversità, politiche per una economia circolare, a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva. Uno strumento, quello della Guida della Commissione, che consentirà agli Stati membri di "mettersi al passo" evitando future procedure di infrazione per il mancato recepimento delle norme Ue in materia ambientale.

Per la Commissione l'Italia deve migliorare la gestione dei rifiuti e le infrastrutture idriche, così come il trattamento delle acque reflue, che rappresentano delle preoccupazioni persistenti, in particolare, nel Sud Italia. Occorre anche migliorare la gestione dell'utilizzazione del suolo, delle alluvioni e dell'inquinamento atmosferico nelle Regioni centrali e settentrionali. La Commissione osserva infine che al momento non esiste in Italia una politica nazionale per la programmazione di una economia circolare nonostante le disposizioni della legge "Green Economy" 221/2015 e della legge 232/2016 (Legge di stabilità 2017). Atteso il "Green Act" (citato nei programmi di riforma 2015 e 2016 ma che non ha mai visto la luce) che dovrebbe facilitare la transizione verso l'economia "Green".