Sottoprodotti di origine animale (Soa), novità per biogas e stallatico

Rifiuti (Normativa Vigente)

Parole chiave: Rifiuti | Sanità / Igiene | Rifiuti di origine animale | Sottoprodotti | Agricoltura / Allevamento | Biogas / Biometano

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Regolamento Commissione Ue 2017/172/Ue (03/02/2017)
• Regolamento Commissione Ue 142/2011/Ue (03/06/2020)
• Regolamento Commissione Ue 2019/1084/Ue (26/06/2019)
• Regolamento Commissione Ue 2017/1262/Ue (13/07/2017)
• Uso letame come combustibile, Ue allarga possibilità (13/07/2017)
• Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 1069/2009/Ce (25/06/2019)
• Sottoprodotti origine animale, Ue estende categorie (22/05/2017)
• Regolamento Commissione Ue 2017/786/Ue (17/05/2017)

Il 22 febbraio 2017 entrano in vigore le modifiche alla disciplina sanitaria europea che riguardano la trasformazione dei Soa in biogas o in compost e l’esportazione dello stallatico.

Le novità sono stabilite dal regolamento 2017/172/Ue e passano dalla modifica degli allegati del regolamento 142/2011 (Disposizioni applicative delle regole sanitarie relative ai Soa e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano stabilite dal regolamento 1069/2009/Ce).

Con la modifica dell'allegato V (Trasformazione di Soa e di prodotti derivati in biogas o compost), la Commissione prova a dotare della "necessaria flessibilità" le autorità nazionali competenti alla gestione degli impianti, con riferimento ai residui della digestione e al compost per i quali lo Stato membro ha già autorizzato parametri di trasformazione alternativi.

Le modifiche all'allegato XIV (Importazione, esportazione e transito) sono tese a consentire l'esportazione di stallatico trasformato nei Paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e ad allargare anche il numero dei Paesi dai quali sarà possibile importare alimenti trasformati per animali da compagnia derivati da sottoprodotti della pesca.