"Effort sharing", Italia in linea con riduzione gas serra
Cambiamenti climatici
Nel 2013 le emissioni climalteranti prodotte dal settore dei trasporti, dell'edilizia, dell'agricoltura e dai rifiuti del nostro Paese hanno rispettato gli obiettivi di riduzione stabiliti dall'Ue.
È quanto si apprende dalla tabella allegata alla decisione 2016/2132/Ue in cui è elencata la somma totale delle emissioni prodotte nel 2013 da ogni Stato membro, calcolata in base ai dati di inventario revisionati, che per l'Italia corrisponde a poco più di 273 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (al di sotto quindi delle oltre 310 milioni di tonnellate assegnate al nostro Paese con le decisioni 2013/162/Ue e 2013/634/Ue).
Il conteggio rientra nell'ambito della decisione 2009/406/Ce (cd. "Effort sharing") che ha introdotto, a livello europeo, un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas climalteranti anche per i settori non coperti dalla direttiva 2003/87/Ce sull'Emission trading (in cui rientrano gli impianti industriali e gli operatori aerei).
Entro il 2020, secondo quanto stabilito dalla decisione, l'Ue dovrà ridurre le emissioni in questione del 10% rispetto ai livelli del 2005 e l'Italia del 13%.
Assegnazioni annuali di emissioni agli Stati membri per il periodo 2013/2020 a norma della decisione 406/2009/Ce
Aggiornamento delle assegnazioni annuali di emissioni agli Stati membri per il periodo 2013/2020 a norma della decisione 406/2009/Ce
Riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra al fine di adempiere agli impegni presi dalla Comunità europea nel periodo 2013-2020
Decisione sulle emissioni di gas a effetto serra per ogni Stato membro per l'anno 2013 disciplinate dalla decisione 406/2009/Ce
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