Infrastrutture idriche, Tar Lazio ribadisce gratuità utilizzo
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In base a quanto stabilito dall'articolo 153 del Dlgs 152/2006, qualunque pretesa comunale di assoggettare l'uso delle infrastrutture idriche al pagamento di un canone è palesemente illegittima.
Con queste motivazioni il Giudice amministrativo (sentenza 11060/2016), accogliendo il ricorso presentato da un gestore del servizio idrico, ha annullato un regolamento del 2013 con cui il Comune di Pomezia aveva stabilito l'applicazione di un canone patrimoniale non ricognitorio (in quanto dovuto quale corrispettivo per la privazione dell'uso pubblico di un bene a vantaggio economico di un singolo) alle occupazioni del demanio pubblico derivanti dalle condutture sotterranee di distribuzione dell'acqua potabile.
Secondo il Tar, tale previsione viola l'articolo 153 (Dotazioni dei soggetti gestori del servizio idrico integrato) del Dlgs 152/2006 che invece prevede l'affidamento in concessione d'uso gratuita al gestore del servizio.
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte III - Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche
Acque - Infrastrutture idriche - Gestore del servizio idrico - Uso gratuito - Articolo 153, Dlgs 152/2006 - Regolamento comunale che impone il pagamento di canone - Palese illegittimità
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