Riforma Codice appalti, pareri di CdS e Regioni su schema Dlgs
Appalti e acquisti verdi


Prosegue l'iter di approvazione del Dlgs di recepimento delle direttive del "pacchetto appalti Ue", il 31 marzo 2016 è arrivato il parere favorevole della Conferenza unificata, il 1° aprile quello del Consiglio di Stato.
Mancano solo i pareri delle Commissioni parlamentari poi lo schema di provvedimento tornerà al Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva. La Conferenza unificata ha subordinato il parere favorevole a una serie di richiesta di modifiche, tra le quali un differimento dell'entrata in vigore anche per consentire l'operatività delle piattaforme telematiche dei soggetti aggregatori regionali. Anche il Consiglio di Stato nel parere 1° aprile 2016, n. 855 ha auspicato una gestione del periodo transitorio che non comporti vuoti normativi tra il vigente Dlgs 163/2006 (che sarà abrogato) e il nuovo Codice.
Il Consiglio di Stato fa presente che i tempi stretti di redazione del Codice hanno comportato "refusi, incoerenze e difetti, che potranno essere in parte rimediati da subito attraverso il recepimento dei pareri", in parte mediante avvisi di rettifica, errata corrige o decreti correttivi e ha espresso "preoccupazione per l'attuazione del Codice affidata a oltre 50 atti attuativi, analiticamente censiti". Il CdS segnala il mancato "completo recepimento dei principi di delega relativi ai conti correnti dedicati, alle concessioni del servizio idrico, agli obblighi di esternalizzazione e avvio tempestivo delle nuove gare per le concessioni nuove".
Schema di decreto legislativo recante "Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione"
Parere sul Testo unico in materia di appalti pubblici e concessioni
Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce
Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue e 2014/25/Ue in materia di appalti nei settori ordinari e speciali e in materia di concessioni
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