Scarichi depuratori, Toscana disciplina deroghe
Acque
Il 6 febbraio 2016 è entrata in vigore la nuova disciplina toscana per l’autorizzazione "provvisoria" degli scarichi in corpi idrici superficiali di acque reflue urbane, finalizzata a consentire l'adeguamento – anche dimensionale - dei depuratori regionali.
La Lr Toscana 27 gennaio 2016, n. 5, arriva a seguito dei numerosi "sforamenti" registrati in Regione a causa della mancanza di impianti di trattamento secondario correttamente dimensionati, e si applica agli scarichi da agglomerati superiori ai 2mila (o ai 10mila abitanti equivalenti) che recapitano in superficiali (dolci o marine).
La Toscana ha quindi deciso di applicare l'articolo 124 (Autorizzazione agli scarichi) del Dlgs 152/2006 che consente alle Regioni, a seguito della novella operata dal Dl 133/2014 (cd. "Sblocca Italia"), di autorizzare provvisoriamente anche i depuratori già in esercizio per cui siano previsti interventi "finalizzati all'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all’Unione europea".
A tal proposito, la Lr 5/2015 affida all'Autorità idrica toscana (Ait) il compito di elaborare, entro il 6 maggio 2016, un Piano stralcio contenente l'elenco e il cronoprogramma dei suddetti interventi, da completarsi entro il 31 dicembre 2021.
Misure urgenti per apertura cantieri, realizzazione opere pubbliche e emergenza dissesto idrogeologico - Incenerimento rifiuti - (cd. "Sblocca Italia")
Norme in materia ambientale - Stralcio - Parte II - Procedure per Via, Vas ed Ippc/Aia
Autorizzazioni allo scarico di acque reflue urbane in corpi idrici superficiali - Disposizioni straordinarie
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