231, Ente senza modello organizzativo responsabile per morte lavoratore
Responsabilità 231
L'Ente risponde, ex Dlgs 231/2001, della morte occorsa ad un lavoratore, avendo omesso di adottare ed attuare modelli di organizzazione atti a prevenire il reato poi verificatosi.
La Corte di Cassazione ha con sentenza 21 gennaio 2016 n. 2544 ritenuto responsabile l'Ente ex articolo 5 e 25-septies Dlgs 231/2001 del reato colposo di evento di cui all’articolo 589 Codice penale (omicidio colposo). Ha altresì precisato la Corte come il concetto di interesse e vantaggio, nei reati colposi di evento, sono riferiti alla condotta e non all'esito antigiuridico. Indubbiamente, infatti non portano un interesse o un vantaggio all’Ente le lesioni mortali occorse ad un suo lavoratore in conseguenza di violazioni di norme antinfortunistiche, mentre un vantaggio per l'Ente può essere ravvisato nel risparmio dei costi che lo stesso avrebbe dovuto sostenere per adeguarsi alla normativa prevenzionistica.
Nel caso in esame, la violazione delle norme antinfortunistiche è stata ritenuta una scelta finalisticamente orientata a risparmiare sui costi d'impresa, determinando in questo modo una responsabilità amministrativa da reato in capo alla società imputata
Codice penale - Stralcio - Norme attinenti agli illeciti ambientali e alla sicurezza sul lavoro
Responsabilità amministrativa Organizzazioni collettive - Stralcio (Disciplina generale - Reati ambientali - Violazione norme sicurezza sul lavoro - Altri reati "presupposto" afferenti)
Responsabilità amministrativa Organizzazioni collettive - Dlgs 231/2001 - Lesioni lavoratore ex articolo 589 C.p. - Mancata adozione modello organizzativo ex articolo 5, Dlgs 231/2001 – Violazione norme antinfortunistiche - Responsabilità Ente ex articolo 25-septies, Dlgs 231/2001 - Sussistenza
© Copyright riservato - riproduzione vietata - ReteAmbiente Srl, Milano - La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 633/1941