"Tenuità del fatto" esclusa per concorso di emissioni e scarichi non autorizzati
Aria
Condotte illecite per emissioni e scarichi non autorizzati possono essere valutate nell'ambito dello stesso procedimento per fare scattare il comportamento "abituale" che esclude l'applicazione della non punibilità per tenuità del fatto.
Secondo la Cassazione (sentenza 3 novembre 2015, n. 44353) dal tenore dell'articolo 131-bis del Codice penale che disciplina la non punibilità per tenuità del fatto non c'è alcun indizio che l'indicazione di "abitualità della condotta" presupponga un pregresso accertamento in sede giudiziaria (una precedente condanna), ma possono essere oggetto di valutazione condotte prese in considerazione nell'ambito del medesimo procedimento, ampliando i casi in cui il comportamento può ritenersi abituale.
Nel procedimento in questione la Cassazione aveva confermato la condanna del titolare di un'impresa di verniciatura auto che non solo non aveva la prevista autorizzazione alle emissioni in atmosfera (articolo 279, Dlgs 152/2006) ma scaricava anche i reflui derivanti dalla sua attività senza l'obbligatoria autorizzazione agli scarichi industriali (articolo 137, comma 1, Dlgs 152/2006).
Aria - Emissioni in atmosfera - Attività produttiva - Reato ex articolo 279, Dlgs 152/2006 - Reato formale - Configurabilità - Mancanza di autorizzazione - Configurabilità - Sufficienza - Scarichi - Scarico abusivo - Tutela punitiva - In dipendenza della natura del refluo domestico o industriale
Codice penale - Stralcio - Norme attinenti agli illeciti ambientali e alla sicurezza sul lavoro
Lo strumento dell'Osservatorio di normativa ambientale che guida all'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa
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