Inquinamento ambientale per superamento "Csr"
Disposizioni trasversali/Aua
In base alla relazione 29 maggio 2015 della Corte di Cassazione il nuovo delitto di inquinamento ex legge 68/2015 scatta per il superamento delle concentrazioni soglie di rischio (Csr) ex Dlgs 152/2006 che cagionano un notevole impatto ambientale.
La Suprema Corte nell'analisi della disciplina dei delitti ambientali prevista dalla legge 68/2015 si sofferma sull'articolo 452-bis, Codice penale (inquinamento ambientale) precisando i confini della condotta: da un lato un superamento delle concentrazioni soglie di rischio (Csr) che rechi un evento di inquinamento notevole (altrimenti la condotta è punita dall'articolo 257, Dlgs 152/2006 se non c'è la bonifica del sito). Dall'altro lato il confine è con la fattispecie di disastro, che pretende l'alterazione irreversibile del sistema, irreversibilità che non abbiamo nel caso dell'inquinamento.
Quanto alle richieste condizioni di significatività e misurabilità dell'inquinamento, per i Supremi Giudici se la "significatività" rimanda a una situazione di chiara evidenza dell'inquinamento, la misurabilità richiede una quantificazione oggettiva tanto con riferimento alle matrici aggredite che ai parametri biologici, chimici organici, naturalistici dell'alterazione.
Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente - Modifiche al C.p. - Disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale - Modifiche al Dlgs 152/2006
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