Elettrosmog, nuove linee guida al vaglio del Parlamento
Inquinamento (altre forme di)


È partito il 28 gennaio 2015 l’esame dello schema di DmAmbiente recante le linee guida per la determinazione dei valori di assorbimento del campo elettromagnetico da parte delle strutture degli edifici.
A seguito della sperimentazione effettuata dal personale Ispra e dalle Arpa di Liguria, Piemonte, Umbria e Veneto, il MinAmbiente ha ritenuto adeguato considerare pari a O dB (assenza di attenuazione) il valore di assorbimento nei casi di presenza di pareti e coperture con finestre (o altre aperture di analoga natura). In assenza di “aperture”, i fattori di riduzione proposti variano da 6 dB a 3 dB a seconda che le frequenze di trasmissione superino o meno i 400 MHz.
L’atto di Governo n. 138, presentato in Parlamento l'8 gennaio 2015 a fini consultivi, arriva al fine di rendere operative le novità in materia di metodi di misurazione dei campi elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 Ghz (Dpcm 8 luglio 2003), previste dal Dl 179/2012 (cd. “Crescita-bis”). Si ricorda a tal proposito che le linee guida per la fornitura dei dati di potenza degli impianti e i fattori di riduzione da applicare nelle stime sono entrate in vigore alla fine dello scorso anno (Dm 2 dicembre 2014).
Dl "Crescita-bis" - Stralcio - Disposizioni in materia di appalti, servizi pubblici locali, imballaggi, elettrosmog e Via per idroelettrico
Esposizione ai campi elettrici - Linee guida per la fornitura dei dati di potenza degli impianti e le stime previsionali - Attuazione articolo 14 del Dl 179/2012 ("Crescita-bis")
Limiti di esposizione della popolazione a campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz - Attuativo dell'articolo 4, comma 2, lett, a), legge 22 febbraio 2001, n. 36
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