Impianto depurazione, adeguamento "necessitato" prevale su rispetto distanze
Acque
L'ampliamento di un impianto di depurazione per adeguamento alle sopravvenute norme ambientali (Dlgs 152/2006) non deve osservare la fascia di rispetto dalle abitazioni.
Il Tar Umbria (sentenza 15 maggio 2014, n. 268) rigetta le doglianze del ricorrente che agiva contro il Comune perché un impianto di depurazione, ampliato per rispettare i nuovi limiti ex Dlgs 152/2006 si sarebbe trovato a meno di 100 metri dalla sua abitazione violando la fascia di rispetto prevista dalla delibera Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall'inquinamento del 4 febbraio 1977, che per la ricorrente risulta ancora applicabile.
Per i Giudici però tali limiti si riferiscono agli impianti nuovi, essendo irragionevole applicarli a quelli esistenti, poiché l'Amministrazione si troverebbe a dovere dismettere il depuratore esistente e realizzarne un altro in contrasto con le esigenze di efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa.
Acque - Impianto di depurazione - Ampliamento per adeguamento nuovi limiti derivanti da normativa sopravvenuta - Osservanza fasce di rispetto da abitazioni -Esclusione
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