Emissioni industriali, chiarimenti Ue su “relazione di riferimento”
Ippc/Aia


Pubblicate le linee guida della Commissione sul documento che, ai sensi della direttiva 2010/75/Ue, deve essere presentato prima della messa in esercizio di un'installazione che utilizza o scarica sostanze pericolose.
La “relazione di riferimento” contiene le informazioni sullo stato di contaminazione del suolo e delle acque sotterranee nel sito interessato dall'installazione, ed è uno strumento chiave della disciplina Ue perché consente, al momento della cessazione definitiva delle attività, di raffrontare lo stato di contaminazione e valutare gli eventuali obblighi di ripristino.
Le linee guida contenute nella comunicazione pubblicata il 6 maggio 2014, pur non rappresentando un'interpretazione giuridicamente vincolante della norma, chiariscono i casi in cui la relazione va elaborata e illustrano le modalità di elaborazione del documento, con particolare attenzione alle strategie di campionamento.
Si ricorda che l'Italia ha recentemente attuato la direttiva 2010/75/Ue novellando, attraverso il Dlgs 46/2014, la disciplina Aia contenuta nel Dlgs 152/2006 (per la relazione di riferimento si veda l'articolo 29-sexies, comma 9-quinquies).
Emissioni industriali - Linee guida sulle relazioni di riferimento di cui all'articolo 22, paragrafo 2, della direttiva 2010/75/Ue
Emissioni industriali (Ippc - Integrated Pollution Prevention and Control - Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento - Rifusione)
Emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento) - Attuazione direttiva 2010/75/Ue - Modifiche alle Parti II, III, IV e V del Dlgs 152/2006 ("Codice ambientale")
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