Danno ambientale, in arrivo adeguamento a direttiva Ue
Danno ambientale e bonifiche
Il disegno di legge europea 2013 approvato dal Senato l'8 luglio 2013 e ora all'esame della Camera dei Deputati modifica profondamente le norme sul danno ambientale contenute nella Parte sesta del Codice ambientale.
Tali modifiche si sono rese necessarie a seguito dell'apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione Ue (n. 2007/4679), dovuta all'erroneo recepimento della direttiva 2004/35/Ce da parte dell'Italia: in particolare, la Commissione Ue ha ritenuto non conforme alla direttiva la mancata previsione di una responsabilità oggettiva per danno ambientale per l'operatore di una delle attività elencate nell'allegato 3 della direttiva medesima (tra cui rientrano anche le attività di gestione dei rifiuti e Ippc).
L'articolo 25 del Ddl contiene ora tale previsione (che va quindi a modificare l'articolo 311, Dlgs 152/2006) e inoltre elimina dal nostro ordinamento l'equiparazione, anch'essa censurata dalla Commissione Ue, tra risarcimento per equivalente (cioè in denaro) e la riparazione del danno, che deve essere invece sempre effettuata.
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