Bonifica sito inquinato, ordinanza sindacale deve essere motivata
Danno ambientale e bonifiche
In caso di inquinamento delle acque di falda spetta alla Provincia individuare il responsabile e ordinare gli eventuali interventi di bonifica. L'ordinanza sindacale contingibile e urgente emessa dal Sindaco è legittima a patto che i suoi presupposti siano individuati e verificati nella loro esistenza in modo rigoroso.
Lo ricorda il Tar Puglia nella sentenza 21 giugno 2013, n. 1465. Ai sensi del comma 2 dell'articolo 244, Dlgs 152/2006, in caso di inquinamento del sito, è compito della Provincia accertare il superamento dei valori di concentrazione soglia, e, dopo avere identificato il responsabile, diffidarlo con ordinanza motivata a provvedere agli interventi di bonifica e ripristino ambientale del sito inquinato.
La competenza della Provincia però è esclusiva solo relativamente ai procedimenti ordinari perché la norma non fa riferimento alle situazioni in cui si ravvisa l'urgenza di provvedere; non viene quindi meno il potere del Sindaco di intervenire con ordinanza contingibile e urgente (articoli 50 e 54, Dlgs 267/2000), a patto che vi sia l'urgenza di provvedere per fronteggiare un effettivo pericolo di danno grave ed imminente per l'incolumità pubblica, non affrontabile con gli strumenti ordinari.
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Il riparto degli obblighi di smaltimento dei rifiuti e di bonifica nella vendita di un sito inquinato.
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