News - Aggiornamento normativo

Disposizioni trasversali/Aua

Milano, 31 gennaio 2013

L'Agenzia europea per l'ambiente: principio di precauzione va bilanciato

Disposizioni trasversali/Aua

(Francesco Petrucci)
Parole chiave Parole chiave: Disposizioni trasversali/Aua | Aria | Danno ambientale e bonifiche | Informazione | Cambiamenti climatici | Rifiuti | Acque | Nucleare / Radiazioni | Sostanze pericolose | Raee | Elettrodomestici / Domotica / Computer | Ricerca / Sviluppo

L'Agenzia europea per l'ambiente: principio di precauzione va bilanciato

La negligenza o l'uso improprio del principio di precauzione possono essere dannosi e costosi. Ecco perché conoscere significa prendere le decisioni giuste. Questo l'imput lanciato dall'Agenzia dell'ambiente a Governi e policy makers nel secondo rapporto "Late lessons from early warnings" diffuso il 23 gennaio 2013.

 

Dal primo rapporto del 2001 molte cose sono cambiate (allargamento della Ue, global warming, Cina nella World Trade Organization) e l'Unione ha fatto da apripista in ambito di norme sull'ambiente: le direttive sul bando di talune sostanze pericolose (2002/95/Ce), sulla gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici (2002/96/Ce, sostituita dalla direttiva 2012/19/Ue), fino alla direttiva "Reach" (1907/2006/Ce) per garantire la sicurezza delle sostanze chimiche. Allo stesso tempo però è crollata la fiducia dei cittadini nei Governi (legati a politiche ambientali a breve termine) e nelle aziende, troppo legate al profitto a scapito dell'ambiente.

 

Ecco perché il secondo rapporto dell'Agenzia europea "Late Lessons from early warnings: science, precaution, innovation" punta, attraverso casi di studio (dal nucleare, agli Ogm, alle nanotecnologie, ai cambiamenti climatici), a rendere più consapevoli le scelte di "policy ambientale" dei Governi. In modo particolare ribadisce la necessità di un uso proprio del principio di precauzione. Occorre evitare che questo principio, male interpretato porti a un gran numero di "falsi positivi normativi" cioè sovra regolamentazioni, con inasprimenti normativi non necessari. Per evitare questo è necessario che i "policy maker" imparino dai "falsi positivi" del passato per migliorare le scelte decisionali sulla salute pubblica. Infine, necessaria una conoscenza scientifica della salute del pianeta e una innovazione tecnologica vista come mezzo (per stare meglio) e non come fine.

documenti di riferimento
Rapporto Agenzia europea dell'ambiente 23 gennaio 2013, n. 1

Secondo rapporto "Late lessons frome early warning" - Scienza, precauzione, innovazione (Testo in inglese)

Direttiva Parlamento e Consiglio Ue 2012/19/Ue

Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Abrogazione direttiva 2002/96/Ce

Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2002/95/Ce

Restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche - Aee

Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 1907/2006/Ce

Programma "Reach" - Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche

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