Qualità dell'aria, in vigore il correttivo al Dlgs 155/2010
Aria


Superare le criticità riscontrate nell'applicazione della disciplina sulla qualità dell'aria ambiente. Queste le principali ragioni del varo del Dlgs 24 dicembre 2012, n. 250 correttivo del Dlgs 155/2010 che ha recepito la direttiva Ue sulla qualità dell'aria ambiente (direttiva 2008/50/Ce).
Tra le novità del provvedimento in parola, che entra in vigore il 12 febbraio 2013, spicca la nuova definizione di "valore limite" che è quello fissato in base alle conoscenze scientifiche e non più anche con riferimento alle migliori tecnologie disponibili. Il Ministero dell'ambiente, senza più basarsi su linee guida tecniche dell'Ispra (Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale) fissa con decreto le procedure di garanzia di qualità della valutazione in materia di aria ambiente e le procedure per l'approvazione degli strumenti di campionamento e misura. Sarà poi l'Ispra a individuare i criteri per l'applicazione delle procedure ministeriali su base omogenea su tutto il territorio.
Dopo le modifiche del correttivo, ora anche il Cnr (Centro nazionale ricerche) e i laboratori pubblici accreditati Iso/Iec 17025 possono approvare gli strumenti di campionamento e misura, sulla base delle procedure approvate dal Ministero, nonché approvare i metodi di analisi della qualità dell'aria equivalenti a quelli di riferimento. Ricordiamo che "l'aria ambiente" è l'aria esterna presente nella troposfera, ad esclusione di quella presente nei luoghi di lavoro.
Qualità dell'aria ambiente e per un aria più pulita in Europa
Qualità dell'aria ambiente - Modifiche ed integrazioni al Dlgs 13 agosto 2010, n. 155
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