La “Aia” intoccabile non sana la “Via” illegittima

Via (Pua-Paur) / Vas

Parole chiave: Via (Pua-Paur) / Vas | Ippc/Aia | Impianti | Biomasse / Biocombustibili | Recupero energetico / Incenerimento

Altri documenti con le stesse parole chiave

• Sentenza Tar Toscana 18 novembre 2011, n. 1766 (22/12/2011)
• Sentenza Tar Molise 23 luglio 2010, n. 374 (06/10/2010)
• Sentenza Consiglio di Stato 17 ottobre 2012, n. 5292 (06/11/2012)
• Sentenza Tar Puglia 7 gennaio 2009, n. 1 (15/03/2010)
• Sentenza Consiglio di Stato 22 marzo 2012, n. 1640 (13/04/2012)
• Sentenza Tar Bolzano 21 ottobre 2016, n. 294 (28/10/2016)
• Sentenza Consiglio di Stato 20 gennaio 2015, n. 163 (16/02/2015)
• Sentenza Tar Marche 10 ottobre 2013, n. 659 (17/12/2013)

Per il Consiglio di Stato, l’eventuale intangibilità dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) non spiega alcun effetto sanante dei vizi di cui è affetta la valutazione di impatto ambientale (Via).

Il CdS (sentenza 5292/2012) prende spunto dall’autonomia gestionale delle due procedure – la Via tesa a comparare il sacrificio ambientale imposto rispetto all’utilità socio-economica, l’Aia relativa invece agli aspetti gestionali dell’impianto inquinante – per escludere la possibilità che le problematiche relative alla localizzazione di un impianto possano essere in qualche modo “inglobate” nel provvedimento di autorizzazione dello stesso.

Il Cds così conferma la sentenza 1766/2011 del Tar Toscana di annullamento della procedura di Via positiva relativa a un progetto di modifica di una centrale elettrica a biomasse, per la mancata valutazione della stessa alla luce della normativa in materia di inceneritori di rifiuti (Dlgs 133/2005).