Questione "case dell'acqua" al Senato
Acque
Il recente regolamento MinSalute che configura le “case dell’acqua” (distributori pubblici di acqua) come “somministrazione di bevande”, equiparandole di fatto ai bar e agli esercizi commerciali, mette a rischio la sopravvivenza del progetto.
La questione è stato segnalata dai senatori Ferrante e Della Seta con un’interrogazione del 12 aprile scorso (Atto n. 4-04992), poi ripresa da Legambiente con un comunicato stampa del 19 aprile.
Tutto nasce dalla nota 17 febbraio 2011 del Minsalute concernente "unità distributive aperte al pubblico di acque destinate al consumo umano sottoposte a processi di trattamento”, in base alla quale i gestori delle case dell’acqua, in quanto “operatori del settore alimentare”, devono rispettare il regolamento 852/2004/Ce.
È quindi necessario rielaborare la nota in questione, secondo i due senatori, per meglio coniugare la sicurezza sanitaria dei consumatori con un’iniziativa sicuramente “sostenibile”.
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