Acque potabili, stop dell’Ue agli aumenti dei valori di arsenico
Acque
Con decisione del 28 ottobre 2010, n. C(2010)7605 la Commissione europea ha respinto la richiesta dell’Italia per la terza deroga ai parametri dell’arsenico contenuto nelle acque destinate al consumo umano.
L’Italia con lettera del 2 febbraio ha richiesto la deroga per 128 comuni appartenenti a 6 Regioni: Umbria, Lazio, Campania, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, per innalzare i parametri di arsenico dai 10 μg/l , stabiliti nell’allegato I alla direttiva 98/83/Ce, fino a valori di 50 μg/l. Secondo l’Ue, sono consentite deroghe temporanee fino a 20 μg/l, mentre valori di 30, 40 e 50 μg/l determinerebbero rischi sanitari superiori, in particolare talune forme di cancro.
La Commissione ha stabilito condizioni per le deroghe, soprattutto per la tutela di bambini e di anziani, per questi casi la fornitura dell’acqua potabile deve rispettare i parametri della direttiva 98/83/Ce. L’Italia è inoltre tenuta a presentare una relazione contenente una sintesi del monitoraggio dei parametri oggetto di deroga, oltre a informazioni e consigli destinati agli utenti.
Qualità delle acque destinate al consumo umano - Richiesta deroghe
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