Tariffa idrica, la Corte Costituzionale ferma le Commissioni tributarie
Acque
Il Dl 203/2005 che affida le controversie relative alle quote della tariffa per i servizi di fognatura e depurazione alla giurisdizione tributaria è incostituzionale, perché la tariffa non ha natura tributaria.
Già nel 2008, la Corte Costituzionale ha sancito che la tariffa del servizio di fognatura e depurazione non rappresenta un tributo, ma un corrispettivo per un servizio reso (sentenza 335/2008).
Essendo le Commissioni tributarie organi speciale di giurisdizione preesistenti alla Costituzione, il provvedimento che attribuisce alle stesse le controversie su questioni non tributarie snatura il loro compito, e si traduce in una incostituzionale istituzione di un nuovo Giudice speciale (sentenza 11 febbraio 2010, n. 39).
Il Dl 203/2005, che ha previsto l’assegnazione ai Giudici tributari delle controversie sulla debenza della tariffa idrica, è stato pertanto dichiarato costituzionalmente illegittimo.
Controversie sul canone per lo scarico e la depurazione delle acque reflue - Attribuzione alla giurisdizione delle commissioni tributarie delle - Istituzione di un nuovo Giudice speciale - Illegittimità costituzionale
Acque e acquedotti - Servizio idrico integrato - Quota di tariffa riferita al servizio di pubblica fognatura e di depurazione - Debenza da parte degli utenti anche se la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi - Destinazione dei relativi proventi ad un fondo vincolato per la realizzazione e gestione degli impianti
Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria - Stralcio
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