Tariffa idrica, scatta il rimborso da 3 miliardi di euro
Acque
Comuni e Ato dovranno individuare gli importi da restituire a ogni singolo utente non servito da impianti di depurazione, entro il 1° ottobre 2014; escluse dal rimborso le somme utilizzate per gli investimenti già approvati.
È quanto previsto dal Dm 30 settembre 2009 il quale, in attuazione della legge 13/2009, individua i criteri e i parametri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa idrica non dovuta.
In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale 335/2008, difatti, i gestori sono stati obbligati a restituire le quote di tariffa illegittimamente percepite dagli utenti che non usufruiscono dei servizi di depurazione (decisione “limata” dal Dl 208/2008, che ha escluso la restituzione delle somme relative agli investimenti già approvati).
A tal fine il Dm 30 settembre 2009 impone ora ai gestori di pubblicare sui propri siti internet, nonché indicare nelle bollette, gli elenchi relativi alla singola situazione di ogni utente, che dovrà comunque presentare istanza di rimborso.
Criteri e dei parametri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione
Tariffa di riferimento del servizio idrico integrato - Metodo normalizzato per la definizione delle componenti di costo e la determinazione
Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente
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