News - Aggiornamento normativo

Acque

Milano, 18 maggio 2009

Scarichi in acque superificiali, la deroga è tassativa

Acque

(Lavinia Basso)

Il divieto di scarico sul suolo e nelle acque superficiali può essere derogato da parte dell'Amministrazione solo qualora ricorrano le tre condizioni prevista dalla norma, ossia il rispetto dei limiti regionali, l’impossibilità tecnica e l’eccessiva onerosità.

 

Con sentenza 29 aprile 2009, n. 17862 la Corte di Cassazione lo ha precisato ulteriormente, affermando che per quanto riguarda l’impossibilità tecnica, essa indica un criterio oggettivo di impossibilità di ricorrere ad altro scarico, mentre l’eccessiva onerosità, secondo alcuni Autori, sarebbe una specificazione della precedente, mentre secondo altri farebbe riferimento all’impossibilità di utilizzare le migliori tecniche disponibili.

 

In ogni caso, conclude la Corte, la mancanza anche di una sola di tali condizioni determina l’illegittimità dell’autorizzazione eventualmente concessa.

documenti di riferimento
SPECIALE Codice Ambiente (Dlgs 152/2006)
A cura di Vincenzo Dragani e della Redazione Reteambiente
Sentenza Corte di Cassazione 29 aprile 2009, n. 17862

Acque reflue - Articolo 137, Dlgs 152/2006 - Scarichi sul suolo - Autorizzazione - Deroga - Requisiti

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