Scarichi in acque superificiali, la deroga è tassativa
Acque
Il divieto di scarico sul suolo e nelle acque superficiali può essere derogato da parte dell'Amministrazione solo qualora ricorrano le tre condizioni prevista dalla norma, ossia il rispetto dei limiti regionali, l’impossibilità tecnica e l’eccessiva onerosità.
Con sentenza 29 aprile 2009, n. 17862 la Corte di Cassazione lo ha precisato ulteriormente, affermando che per quanto riguarda l’impossibilità tecnica, essa indica un criterio oggettivo di impossibilità di ricorrere ad altro scarico, mentre l’eccessiva onerosità, secondo alcuni Autori, sarebbe una specificazione della precedente, mentre secondo altri farebbe riferimento all’impossibilità di utilizzare le migliori tecniche disponibili.
In ogni caso, conclude la Corte, la mancanza anche di una sola di tali condizioni determina l’illegittimità dell’autorizzazione eventualmente concessa.
Acque reflue - Articolo 137, Dlgs 152/2006 - Scarichi sul suolo - Autorizzazione - Deroga - Requisiti