Servizio di fognatura, se il rapporto è privatistico si paga l’Iva
Acque
Quando il Comune agisce con carattere d’impresa e instaura con la società affidataria un rapporto di carattere pattizio, i canoni per la concessione della rete fognaria e dei relativi impianti sono sottoposti ad Iva.
Questo è il parere dell’Agenzia delle entrate (risoluzione 6 maggio 2009, n. 122/E), arrivato a seguito di interpello posto da un concessionario di un servizio di pubblica fognatura.
L’assoggettamento ad Iva dei canoni, secondo l’Agenzia, dipende da un’indagine che deve accertare, nel caso specifico, la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti dall’Ue.
Da un lato, il rapporto tra le due parti coinvolte deve quindi essere sinallagmatico, senza esercizio di “pubblica autorità” da parte del Comune (in tal caso, l’esclusione dall’Iva appare pacifica); il requisito soggettivo, invece, richiede che il Comune agisca nell’esercizio di impresa, considerando il complesso dei dati al fine di verificare se lo sfruttamento del bene materiale configuri “attività economica”.
Assoggettabilità ad imposta dei canoni corrisposti per la concessione in uso della rete fognaria comunale